10 Apr Emergenza sanitaria e porti. Odissea 2020.
C’è poco da aggiungere. L’emergenza sanitaria COVID-2019 è nota a tutti. I bollettini di guerra, le conferenze stampa, i decreti, le circolari e le ordinanze rendono superflue altre informazioni. Verrà il tempo delle interpretazioni, delle letture retrospettive, dei numeri rivisti e di quelli previsti. Il Port Center di Livorno, come struttura dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, sospese le attività ordinarie che di socialità si nutrono, lavora in backstage in costante dialogo con i referenti nazionali e internazionali della portualità: Assoporti, Port Center Network, AIVP-Association International Villes et Ports, ESPO-European Sea Ports Organisation, IAPH-International Association of Ports and Harbors.
L’interruzione del tempo del negotium – solo per l’organico non operativo dei porti, che anzi è la parte più consistente e in prima linea – lascia spazio a riflessioni e sospinge verso la necessità di pensare a come sarà il mondo della portualità post-pandemico. Quando? Come? Le risposte saranno calate nel contesto globale della reazione nazionale, internazionale, planetaria alla crisi di questi mesi. Non è certo questa la sede per azzardare ipotesi.
Come centro di diffusione della cultura marittimo-portuale, quale è il Port Center, ci preme ricordare che i porti sono la più grande frontiera del nostro Paese e, come tali, sono e saranno il fronte sul quale si misura oggi la crisi sanitaria e il concomitante lock-down, si misurerà domani la crisi economica. Il punto di rottura è segnato. Come tutti, confidiamo nella svolta positiva.
Ci preme anche ricordare che l’AdSP MTS e le altre AdSP italiane affrontano le questioni urgenti con impegno quotidiano. Oltre a garantire la massima operatività dei porti, compatibilmente con le misure di contenimento assunte a livello nazionale, si sta confermando il ruolo centrale della portualità come dimensione cruciale per l’approvvigionamento dei beni primari, compresi i medicinali, delle città e dei territori. Senza contare le criticità – tra le prime ad essere balzate agli onori della cronaca – legate alle navi “focolaio”, relegate a lazzaretti galleggianti in ogni parte del mondo.
“Controcorrente”, il porto e il Comune di Piombino hanno recentemente deciso di accogliere la nave da crociera Costa Diadema, mettendola in sicurezza e accertando lo stato di salute dei passeggeri (equipaggio di circa 1250 persone, di cui 155 italiani): operazioni delicate, gestite con rigore dal personale portuale e sanitario.
Le newsletter delle AdSP e delle Associazioni portuali hanno attivato sezioni dedicate all’emergenza sanitaria e alle informazioni di settore: è il caso, ad esempio, di Emergenza Coronavirus – Covid-19 e PortNews per AdSP MTS, Gestione Coronavirus nei porti di Genova, Savona e Vado Ligure per AdSP del Mar Ligure Occidentale, Archivio dei tag #CORONAVIRUS per AdSP del Mar Adriatico Meridionale. ESPO e Assoporti stanno dedicando la sezione News dei loro siti istituzionali rispettivamente alle strategie di ripresa economica che faranno seguito alla crisi attuale e alla rassegna degli atti normativi straordinari varati dal governo nazionale. AIVP resta operativa con la sua newsletter con un focus sul virus, IAPH, nella sezione COVID-19 related updates of the IAPH Member Ports, fornisce aggiornamenti pressoché quotidiani sulle misure straordinarie assunte a livello tecnico-operativo nei porti membri dell’Associazione a livello mondiale.
I porti non si fermano.
Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.
(Mark Twain)