LIVORNO PORT CENTER | Dibattito Pubblico
Livorno Port Center is an educational center with an interactive multimedia lab, a library and a vessel showroom. Il Livorno Port Center è un centro educativo-espositivo con un laboratorio multimediale interattivo, una biblioteca ed un'esposizione di navi.
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Il Dibattito Pubblico sul progetto di sviluppo e riqualificazione del porto di Livorno è un percorso d’informazione, discussione e confronto che si sviluppa riguardo a opere, progetti o interventi che assumono una particolare rilevanza per la comunità regionale, in materia ambientale, territoriale, paesaggistica, sociale, culturale ed economica. La Regione Toscana, con la L.46/2013, ha introdotto l’obbligo di sottoporre a “dibattito pubblico” le opere di iniziativa pubblica o privata che comportano investimenti complessivi superiori a 50 milioni di euro.

All’interno del Port Center è stato implementata una sezione specifica sul Dibattito Pubblico usando la mappa touchscreen al centro della sala multimediale, i contenuti sono accessibili in modo virtuale nella sezione seguente.

La simulazione del tavolo interattivo del Port Center

TavoloDP
TavoloDP

E’ un percorso di informazione, discussione e confronto riguardo a opere e progetti di grande rilevanza per la comunità regionale, in materia ambientale, territoriale, paesaggistica, sociale, culturale ed economica. La Regione Toscana, con la LR46/2013, ha introdotto l'obbligo di sottoporre a dibattito pubblico per le opere di iniziativa pubblica o privata che comportano investimenti complessivi superiori a 50 milioni di euro.

Il porto di Livorno sarà oggetto nei prossimi anni di grandi interventi di trasformazione, che porteranno sia una espansione verso il mare dell'area portuale che una riorganizzazione degli spazi e delle funzioni attuali. Il Dibattito Pubblico su queste opere si svolge da Aprile a Giugno 2016 attraverso momenti informativi, visite al porto di Livorno e laboratori; gli eventi sono rivolti a tutti: operatori portuali e cittadini singoli o associati, sia livornesi che di altre provenienze.

Alla conclusione dei lavori, l'Autorità Portuale livornese non sarà vincolata a dover rispettare l’esito del Dibattito Pubblico, ma si impegna pubblicamente e preventivamente ad assumerlo nella massima considerazione e ad argomentare le ragioni per cui farà propri i risultati o invece se ne discosterà.

TavoloDPprogetti
Piattaforma Europa
Stazione Marittima
Piattaforma Europa
Piattaforma Europa
Stazione Marittima

Le ragioni storiche
L’assetto futuro del porto è stato oggetto nei decenni passati di ampio dibattito. Dopo il Piano Regolatore della ricostruzione post-bellica del 1953, Livorno ha iniziato a discutere dell’ampliamento del suo porto sin dai primi anni sessanta del novecento. Nel 1973 fu approvata una variante che consentì la realizzazione della Darsena Toscana. Negli ultimi anni sono state introdotte alcune piccole varianti per cercare di adeguare il porto alle nuove ed immediate esigenze di un terminale marittimo moderno, ma senza migliorarne significativamente la funzionalità e l’operatività. Il nuovo Piano Regolatore Portuale è stato approvato nel 2015.

Gli scenari internazionali
Il porto di Livorno ha una rilevanza nazionale e internazionale dovuta alle grandi potenzialità geografiche e ai volumi di traffico merci e passeggeri movimentati, riconosciuta anche dalle politiche dell'Unione Europea.

Lo stato attuale
Le infrastrutture portuali presentano anche dei limiti oggettivi, per esempio in termini di scarsa profondità dei fondali, e a situazione invariato il porto di Livorno rischia di essere marginalizzato dai porti concorrenti e dall’evoluzione delle dimensioni delle navi. L’Autorità Portuale, con il progetto della Piattaforma Europa, si propone di garantire al porto di Livorno di continuare ad essere un importante attore dell’economia marittima italiana.

Le ragioni del progetto

Piattaforma Europa
Piattaforma Europa
Stazione Marittima

L’ingombro complessivo del progetto
La Piattaforma Europa è un grande piazzale a mare suddiviso in due aree specifiche da un grande canale centrale, la Darsena Europa. Il terrapieno sud è il più grande e sarà destinato ad un terminal per il traffico di contenitori. Il terrapieno nord sarà destinato allo svolgimento dei traffici delle Autostrade del mare e verrà utilizzato dalle navi merci e passeggeri, come i traghetti per le isole.

L’ingombro del progetto – fase 1
Oggetto del Dibattito Pubblico è la prima fase realizzativa della Piattaforma Europa, che consiste nella realizzazione di tutte quelle opere necessarie alla entrata in servizio del nuovo terminal per contenitori sul terrapieno sud, in grado di ospitare navi di ultima generazione.

Le funzioni
In particolare è prevista la realizzazione:
- del terrapieno sud all’esterno della diga del Marzocco;
- delle opere di difesa per la protezione del nuovo bacino portuale dall’ingresso del moto ondoso.

Clicca qui per la seconda parte

La prima fase di costruzione della Piattaforma Europa (1 di 2)

Piattaforma Europa
Piattaforma Europa
Stazione Marittima

I collegamenti
La prima fase della piattaforma Europa sarà dotata:
- di un collegamento stradale realizzato tramite il prolungamento dell’esistente viadotto della strada di grande comunicazione FI-PI-LI che entra in Darsena Toscana
- di un collegamento ferroviario efficiente attraverso la realizzazione di un fascio elettrificato da cui si diramano i fasci operativi a servizio dei terminal della Piattaforma Europa, direttamente collegato con la linea ferroviaria Tirrenica.

Effetti ambientali
Il progetto è stato sottoposto a procedure di valutazione ambientale, che hanno richiesto anche lo sviluppo di numerosi studi specialistici e di settore per approfondire la conoscenza dello stato delle risorse e procedere consapevolmente alle scelte tra le alternative di piano. Il progetto verrà sottoposto di nuovo a procedure di valutazione ambientale in futuro, in uno stato più avanzato della progettazione.

Effetti socio economici
Le attività svolte e indotte dal terminal contenitori della Piattaforma Europa avranno un impatto economico importante sull’economia della città di Livorno: si tratta di un consistente aumento dei traffici che comportano l’aumento dell’occupazione diretta, indiretta e dell’indotto, di quella derivante dalla localizzazione di nuove imprese sul territorio e dagli effetti positivi sul marketing territoriale dell’immagine della città e della sua efficienza. Maggiori traffici significano anche nuove relazioni internazionali e nuove opportunità di business anche in settori lontani dal trasporto e dalla logistica.

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La prima fase di costruzione della Piattaforma Europa (2 di 2)

Piattaforma Europa
Piattaforma Europa
Stazione Marittima

L’ingombro del progetto
Nelle successive fasi costruttive verrà realizzato il terrapieno nord (per navi merci non containerizzate e passeggeri) e la Darsena Petroli, destinata ad accogliere le navi trasportanti prodotti petroliferi, che verranno così allontanate di oltre 2 Km dal centro abitato rispetto alla situazione attuale. Lungo il lato nord, in prossimità della foce dello Scolmatore d’Arno, troverà spazio una piccola darsena fluviale, che rappresenta l’ingresso nel porto di Livorno del canale dei Navicelli.

Le funzioni
Il progetto prevede anche la costituzione di una nuova imboccatura portuale e di nuove dighe. I fondali delle nuove aree avranno una profondità variabile tra -13 m e -16 m; le banchine della Piattaforma Europa potranno essere fondate ad una profondità di -20 m, in modo che in futuro sia possibile approfondire ulteriormente i fondali per accogliere navi ancora più grandi.

La Piattaforma Europa nella sua configurazione finale

Piattaforma Europa
Piattaforma Europa
Stazione Marittima

Realizzazione
La realizzazione della prima fase della Piattaforma Europa avverrà con lo strumento del Project Financing: un partner privato affiancherà l'Autorità Portuale nella realizzazione delle opere portuali e poi gestirà il terminal contenitori negli anni seguenti.

I costi della fase 1

Stazione Marittima
Piattaforma Europa
Stazione Marittima

Le ragioni del progetto
Il porto di Livorno è protagonista nel panorama nazionale ed internazionale per il settore passeggeri: tutte le maggiori compagnie di navi da crociera scelgono il porto di Livorno come porta di ingresso per la Toscana, i traghetti invece offrono collegamenti quotidiani con la Sardegna, la Corsica e la Capraia e un collegamento settimanale con la Spagna ed il Marocco. La Stazione Marittima costituisce oggi il terminal a disposizione dei passeggeri in transito al porto di Livorno e destinato ai clienti dei traghetti in partenza per le isole.

Lo stato attuale
Lo spazio urbano-portuale attualmente è organizzato in modo funzionale alla sola movimentazione e alla sosta degli automezzi. Nonostante la presenza di alcuni edifici simbolici con valore identitario non solo locale (Fortezza Vecchia, silos degli anni'20), il resto degli edifici e degli spazi esistenti è invece il prodotto della ristrutturazione di edifici portuali di minor valore e di progressivi aggiustamenti e riprofilature di aree portuali storiche.

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Le ragioni del progetto (1 di 2)

Stazione Marittima
Piattaforma Europa
Stazione Marittima

Gli strumenti urbanistici
Mentre il progetto della Piattaforma Europa è stato sviluppato attraverso uno studio di fattibilità generale e uno studio specifico sulla prima fase realizzativa, per quanto riguarda l'area della Stazione Marittima abbiamo a disposizione prescrizioni solo di tipo urbanistico e indicazioni ancora in fase di studio.

Gli strumenti urbanistici
L’area dovrà essere trasformata in conformità alle normative urbanistiche esistenti. In particolare:
- Regolamento Urbanistico del Comune di Livorno
- Piano Regolatore del Porto – Scheda 12 -Area cerniera di transizione allo spazio urbano
- Piano Regolatore del Porto – Scheda 1 – Area Porto Passeggeri

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Le ragioni del progetto (2 di 2)

Stazione Marittima
Piattaforma Europa
Stazione Marittima

Le funzioni
L'area dovrà svolgere una funzione di cerniera di transizione tra le aree portuali e lo spazio urbano, individuando gli edifici da demolire, quelli da ristrutturare e quelli da costruire ex novo, distinguendo le aree ad accesso libero e quelle ad accesso controllato nel rispetto delle normative relative alla sicurezza delle aree portuali. Verrà realizzato un nuovo edificio per la stazione marittima in posizione centrale, collegato ai vari terminal direttamente a banchina.

Lo stato attuale e lo stato di progetto
Verranno inserite nuove funzioni tipicamente urbane (commerciali, di servizio, direzionali, turistico ricettivi). Sono prioritari il recupero e la valorizzazione di patrimoni storici e culturali come la Fortezza Vecchia, il Forte S. Pietro, la Dogana d’Acqua, la Stazione S. Marco, il circuito delle Mura Lorenesi e dei canali della Venezia.

Uno schema della proposta
Gli interventi previsti non presentano particolari criticità ambientali, perché una trasformazione finalizzata al riordino dell’insediamento, alla razionalizzazione delle infrastrutture viarie al fine di fluidificare i flussi di traffico, in un contesto come quello portuale, non può che avere segno positivo. Significativi invece saranno gli impatti socio-economici perché gli investimenti previsti potranno generare un consistente aumento di occupazione sia nella fase di cantiere che a intervento concluso.

La proposta

Stazione Marittima
Piattaforma Europa
Stazione Marittima

I costi
Preventivare il costo degli interventi di trasformazione ancora poco definiti e che per loro dimensione e caratteristiche si realizzeranno in un arco temporale abbastanza ampio è molto complesso; tuttavia si può individuare l’ordine di grandezza dei costi di realizzazione, che si dovrebbero aggirare sui 130 milioni di euro, a cui aggiungere il costo della riqualificazione della Fortezza Vecchia.

I costi

Tutti i contenuti e gli eventi del Dibattito Pubblico sono reperibili sul sito ufficiale Dibattito in Porto.